Il veliero è tornato a Terni

da | Feb 2, 2017 | eventi | 0 commenti

lucaIl veliero è tornato a Terni per caricare a bordo i ragazzi delle classi terze del Liceo Scientifico Galileo Galilei. È stata una gioia per noi tornare in questo istituto così pieno di vita e con le sue aule colorate. Ci siamo tornati dopo un anno esatto con dei numeri davvero notevoli: un progetto di 3 giorni, realizzato contemporaneamente in 7 classi per un totale di 196 ragazzi coinvolti, 14 facilitatori e 3 testimonianze di vita!
Come usiamo fare all’inizio di ogni progetto, per far comprendere ai ragazzi il grande respiro di quello che andranno a fare, abbiamo aperto la nostra tre giorni in plenaria. In quell’assetto abbiamo raccontato loro cos’è il POG, da quale idea e, soprattutto, da quale DESIDERIO è nato. Subito dopo i relatori sono entrati nel vivo del tema: con un video, accompagnato dalla canzone “Ci sono anch’io”, hanno svelato agli studenti la metafora che li avrebbe accompagnati nei giorni a venire. Una canzone che nascondeva il nostro desiderio per quei ragazzi: che alla fine di quei giorni potessero cantare anche loro quel ritornello… “perché al mondo, ci sono anch’io, CI SONO ANCH’IO!”.

Rientratati nell’intimità delle aule, accanto ai compagni di sempre, attraverso giochi, video, momenti di riflessione personale e condivisione comunitaria, abbiamo attraversato l’oceano aperto per scoprire i loro LIMITI, siamo andati alla ricerca di preziosi TALENTI e superando molti IMPREVISTI… abbiamo scrutato i loro cieli per trovare quella stella, il DESIDERIO capace di orientare le loro vite.

Tante le attività e i temi trattati ma rileggendo i feedback inviati dai ragazzi, ci siamo accorti che quest’anno sono state le TESTIMONIANZE ad aver veramente toccato i lori cuori. Tre plenarie in contemporanea per raccontare tre vite diverse ma accomunate dal desiderio di vivere una vita felice e piena.

Tre classi hanno incontrato Gian Paolo Montini, Direttore dell’Associazione Peter Pan ONLUS, un’associazione che offre accoglienza gratuita alle famiglie di bambini e adolescenti malati di cancro, non residenti a Roma, che devono recarsi nella capitale per curare i propri figli. Agli studenti di Terni non solo ha raccontato la realtà ben strutturata dell’associazione, in cui queste famiglie possono vivere degli spazi di comunità che li aiutano ad uscire dalla solitudine di un momento dolorosissimo, ma ha sottolineato per loro l’importanza delle SCELTE, per cui non basta conoscere i propri talenti ma occorre mettersi alla ricerca dei nostri desideri profondi. E la sua vita lo racconta, infatti Gian Paolo Montini era a capo di una azienda multinazionale, in un settore importante. Una vita agiata e una bella famiglia. Eppure ha deciso di buttarsi in questo nuovo lavoro, nel settore del no-profit. Una scelta radicale lo ha reso molto più felice ed appagato perché risponde ad un esigenza più grande, che va al di là di quello che sa fare e del benessere materiale che può ottenerne.

testimonianza maura
Altre due classi incontrano Maura che racconta ai ragazzi semplicemente la sua storia. Per farlo parte da un fatto: alla loro età non si sentiva considerata dai genitori, non si sentiva amata. Così, per riuscire a meritare quest’amore, indossa la maschera della perfezione: in tutto è perfetta. È bella, va a giurisprudenza e prende tutti 30 e non è neppure una che si chiude in casa! Sabato ha spiegato ai ragazzi che in quegli anni non ha mai fatto scelte per se stessa ma solo per compiacere gli altri e sentirsi approvata. La svolta arriva con un’esperienza di volontariato per un’associazione in cui alla stazione Termini di Roma deve incontrare tossici e prostitute. Lì per la prima volta, da quelle persone, da sconosciuti, si sente considerata, amata. È lì che inizia a porsi delle domande: ma io chi sono? Quali sono i miei desideri? “Ero me stessa e loro mi amavano così com’ero… Il mio cuore iniziò a sciogliersi. Non sono stata creata per portare sempre una maschera“.
A questo ha  seguito poi la scelta radicale di cambiare lavoro, lontano da quello che gli altri potevano aspettarsi da lei, perché come dice Maura: “La vita è una e vale la pena spendersi fino infondo“. Ha salutato i ragazzi del Galilei incoraggiandoli a fare altrettanto “guardate la meraviglia presente in ciascuno di voi!“.scrivere

Al terzo piano, nell’aula polifunzionale, Luca Biscotti (un membro del  POG) ha testimoniato ad altre due classi quello che abbiamo definito “Lo straordinario nell’ordinario”. Anche qui Luca è partito raccontando semplicemente la sua storia. Un ragazzo vittima di bullismo alle medie, che grazie al rugby, trova un suo modo di stare al mondo e si riscatta poi alle superiori; tanto da diventare rappresentante d’istituto in una scuola, per così dire, un po’ turbolenta. L’esperienza di volontariato durante il terremoto dell’Aquila e soprattutto il coraggio di dire no ad un futuro già deciso da suo padre. Il coraggio di scegliere una strada diversa ma sua ha dato una forte testimonianza di cosa è la volontà e di come una vita ordinaria può essere una vita piena e straordinariamente felice.

Alla fine di questi splendidi tre giorni, a bordo del nostro pulmino, siamo tornati a Roma certi che anche questo sia stato un gran bel viaggio, e come per ogni viaggio, quando si torna a casa qualcosa è cambiato… non si è più gli stessi di prima.