Estate in viaggio

da | Lug 15, 2016 | orientamento | 0 commenti


L’orizzonte sembravamo come sempre una buona occasione per partire, che poi senti come suona bene: partire… Tutto il reso poteva aspettare, quanto meno fermarsi, per lasciarli passare.

(Per non rallentare, Cappello a cilindro)

rottama-la-valigiaL’estate è nel suo pieno. Il sole, il caldo, le vacanze … per qualcuno sono già iniziate da un pezzo mentre per qualcun altro sembrano ancora un miraggio lontano.
Molti di voi invece hanno da poco terminato gli esami di maturità, portando a termine la grande avventura della scuola e preparandovi a compiere scelte importanti che indirizzeranno in modo concreto le vostre vite. Tra voi c’è sicuramente chi ha già fatto queste scelte e magari userà parte della sua estate per studiare per un test di ingresso all’università, ma probabilmente c’è ancora qualcuno che non ha le idee molto chiare sul futuro e su come desidera orientare la sua vita.

In qualsiasi condizioni vi troviate a vivere l’estate dopo la maturità – questo piccolo spartiacque tra la vita scolastica e quella dell’università o del lavoro – noi del POG vi auguriamo di viverla al meglio!
Godetevi questo tempo come uno spazio in cui fermarvi, uscire dalla routine e mettervi in viaggio per vivere un’esperienza nuova, diversa.
Che siate pronti per un viaggio nelle terre selvagge stile Christopher McCandless, il ragazzo da cui è stata tratta la storia del film “In to the wild” (in tal caso vi consiglio di stare molto attenti a quello che mangiate; ndr), oppure che semplicemente vogliate andare a fare un po’ di festa in Grecia con i vostri amici, o partire zaino in spalla per un’avventura lunga come un inter-rail; ma anche se l’unica cosa che potete permettervi è il treno per andare a trovare nonna in Abruzzo, una sola cosa è importante: avere nuovi occhi!
Perché il viaggio non deve per forza essere un’esperienza radicale o portarci necessariamente oltreoceano per essere formativo. Basta la predisposizione d’animo: imparare ad aprire lo sguardo, sollevare i nostri occhi dallo smartphone e andare incontro a chi troviamo lungo la strada. Può bastare questo perché un viaggio lasci il segno nella nostra vita. Ad esempio tra i miei ricordi di viaggio più belli (nonostante l’India, il Canada o il Cammino di Santiago) c’è una nottata infinita vissuta in solitaria su un treno regionale da Lecce a Benevento.

Un piccolo grande viaggio vissuto alla vostra età può essere una sorta di iniziazione alla vita sociale: dovrete assumervi le responsabilità di piccole scelte ed azioni, conoscere nuovi luoghi con i loro usi e costumi. Ascoltare un lingua diversa e aprirvi a bellezze nuove.
Chi si mette in viaggio viene coinvolto nella sua interezza, perché si tratta di un’esperienza che si compie “per immersione”. Totalmente immersi in una nuova realtà, vicina oppure lontana, per poco oppure per tantissimo tempo, sarete costretti ad un sforzo di orientamento per capire da dove venite e dove desiderate andare. Per questo è importante che quest’estate cambiate, seppur di poco, il vostro orizzonte: prendetelo come un allenamento!

Il video che segue è il nostro personale augurio di buon viaggio!

PS: Magari a settembre potreste raccontarci dei vostri viaggi e delle vostre esperienze di “orientamento estivo”.