Last but not least: L’INTELLETTO

da | Mag 28, 2020 | eventi, scelte | 0 commenti

Senza troppe pretese – consapevoli degli infiniti spunti che questo argomento porti con sé – proviamo a lasciarvi qualche riga sul nostro ultimo webinar, in cui abbiamo affrontato l’ultima componente della scelta: l’intelletto.
Quale contributo porta l’intelletto nel nostro percorso decisionale?
Di certo possiamo azzardare che senza l’intelletto, volontà e passione non andrebbero molto lontano! 

Immaginiamo la funzione dell’intelletto come una luce accesa su ciò che abbiamo intorno e sui passi che stiamo compiendo. Questa luce illumina la realtà in cui siamo immersi e ci suggerisce la strada migliore da percorrere per raggiungere il nostro obiettivo o – nei casi più ambiziosi – il nostro desiderio! Ci permette di dare compimento alla volontà e alla passione.
Nei webinar precedenti abbiamo detto che la VOLONTÀ dà la direzione, la PASSIONE la spinta e oggi scopriamo che l’INTELLETTO dà la forma. Infatti, se le prime due mi portano a prendere una decisione, è l’intelletto che mi dice con quali tempi, in quali spazi e con quali modi farlo ovvero pone la mia scelta in relazione a chi ho di fronte e al contesto in cui mi trovo: non bastano il bersaglio e la freccia, ci vuole anche una buona mira con un po’ di allenamento. Quindi l’intelletto ci rilancia nella relazione, è il ponte tra me e l’altro e ci fa calibrare il tiro sulle giuste coordinate per fare centro!

Altro modo di applicare questa facoltà è strettamente legato alla sua etimologia: INTUS LEGERE = leggere dentro, guida nella consapevolezza di sé, della natura dei propri pensieri.

Qui potremmo dividere le scelte in due macro categorie: quelle che si basano su una speranza (una tensione verso un desiderio) e quelle basate invece su una paura, che ci fanno fuggire da qualcosa, da un’idea magari. Il POG sposa la frase di Nelson Mandela in cui si dice: “possano le tue scelte essere basate sulle tue speranze e non sulle tue paure”. Molto spesso infatti i nostri criteri di scelta consistono in assolutizzazioni o proiezioni di esperienze altrui.

Ecco dunque la funzione principale dell’intelletto: una sintesi di tutte queste cose, il discernimento. DIS CERNERE = scegliere due volte. Fare delle scelte senza basarsi sulla prima impressione, ma lasciare al tempo la possibilità di rivelarci la vera natura delle cose e come noi stiamo di fronte ad esse. In questo ci sono compagne di viaggio l’attesa, la pazienza e il coraggio di andare in profondità. Andare in profondità nelle cose significa scavare dentro noi stessi, riconoscendo solo così la validità dei nostri desideri di fronte le difficoltà della vita.
Chi sceglie una prudente superficialità compirà delle scelte costantemente “con contratto a tempo determinato” o in balia di come tira il vento, senza mai trovare il suo posto nel mondo. Chi conosce se stesso invece sarà in grado di fare delle scelte importanti, definitive, che profumano di pienezza e di vita traboccante di gioia. Solo chi si gioca per delle scelte importanti potrà essere felice. 

Perciò non aver paura di cadere, di fallire, di mettere in conto che ci sono cose che perderai… perché starà proprio in quella salita il sapore della tua gioia, la riconoscerai partendo da lì. 

Come ci ha raccontato il nostro testimone Davide Cerullo che ha scelto una vita in nome dell’amore, della fragilità dei piccoli, quella dolce, povera e scomoda che infastidisce i troni dorati dei nostri “io”. Il suo desiderio più vero? Portare bellezza nel quartiere di Scampia. La stessa bellezza che ricorda all’uomo la dignità della sua natura, dei suoi sentimenti e della sua parte più vulnerabile: l’unica che ci permette di lasciare agli altri il posto che meritano nella loro meravigliosa unicità. Una storia di bellezza che combatte la Camorra sul territorio creando un’alternativa innegabile, quella della libertà essere semplicemente se stessi, amati per quello che si è e non per quello che si produce o che si possiede. 

Lascia quindi che gli altri ti aiutino a scoprire il dono che sei, entrando con tutti e due i piedi nella tua vita e trasformando le ferite in feritoie. Non lasciando l’ultima parola al passato ma ricordandoti di guardare le stelle, i desideri che hai nel cuore.

In conclusione a queste tre tappe ci sentiamo di dirvi solo un’ultima cosa. Non abbiate paura di fare scelte definitive, che profumino di “per sempre”, perché è proprio lì la vostra felicità. Non temete la fatica, affrontatela e scoprirete che già da lì potrete assaporarne il gusto. Mettete in conto le salite, e che perderete qualcosa durante il viaggio, ma fatelo nell’ottica di fare spazio a qualcosa di molto più grandioso. Scegliere è una questione di equilibrio. Un equilibrio da ricercare quotidianamente -certo non facile da mantenere- ma non abbiate timore perché la risposta è già dentro di voi se scegliete di seguire il desiderio reale che è scritto nel vostro DNA, nella vostra unicità, nella vostra storia. 

Per questo ora e sempre DIVENTA CIÒ CHE SEI!